La rocca di Monte Battaglia
La rocca di Monte Battaglia
Se c'è un luogo il cui toponimo è legato al suo destino, questo è Monte Battaglia. Un'altura di 715 m. slm posta in territorio di Casola Valsenio, lungo lo spartiacque tra le valli del Senio e del Santerno, che conserva i resti di una rocca medievale.
Per tutto il basso Medioevo Monte Battaglia è stato teatro di lotte e combattimenti per il controllo del territorio compreso tra Imola, Faenza ed il crinale dell'Appennino tosco romagnolo. Nel corso della seconda guerra mondiale, dopo alcuni secoli di decadenza, l'altura recuperò il suo ruolo di punto nodale militare; tanto da essere considerata dagli strateghi militari una vera e propria "porta di accesso" alla pianura padana. Per questo, sull'altura, fuori e dentro la rocca, tra il 26 settembre e l'11 ottobre 1944 venne combattuta una delle più cruenti battaglie della campagna d'Italia. Prima i partigiani italiani della 36ª Brigata Garibaldi e i fanti americani dell'88ª Divisione Blue Devils e quindi la I Brigata Guardie del Regno Unito affrontarono i granatieri di alcune divisioni di fanteria germanica. In mezzo a nebbia e fango e sotto una pioggia incessante di granate si accesero furiosi corpo a corpo che provocarono alcune migliaia di perdite, tra morti, dispersi e feriti. Fu tale la furia della battaglia ed il numero dei caduti che i corrispondenti di guerra alleati definirono Monte Battaglia come Little Cassino.
Da allora Monte Battaglia divenne per la popolazione romagnola luogo di ricordo e commemorazione dei caduti partigiani ed alleati. Tra il 1985 e il 1988 i resti della rocca furono sottoposti ad imponenti lavori di recupero e di restauro, preceduti da scavi archeologici, tra i primi effettuati in un sito medievale. E' stato così possibile riportare alla luce il tracciato delle mura, consolidare e "ricucire" il maschio, restituendogli la sua immagine di imponente torre di difesa e di vedetta.
Nell'occasione, a ricordo dei combattimenti dell'autunno 1944 è stato collocato ai piedi della torre un monumento dedicato alla Liberazione e alla Pace. E' un'opera in bronzo dello scultore Aldo Rontini che raffigura Davide vittorioso sul gigante Golia, immagine simbolica della vittoria degli ideali di libertà sulla forza bruta. I due contendenti sono rappresentati a combattimento oramai concluso, come un campo di battaglia, così che il monumento costituisce un forte richiamo alla pace che deve seguire ogni combattimento, insieme alla repulsione per la guerra ed al lievitare di un senso di umana pietà verso i caduti.
Sentimenti rafforzati dalla presenza di lapidi e targhe a ricordo dei caduti, via via collocate dai reduci dei corpi militari che combatterono su quest'altura. Compresi i reduci tedeschi, così che Monte Battaglia è diventato uno dei pochi luoghi in Italia dove l'area monumentale ricorda i caduti di tutte le parti, simbolo e luogo di pace e di riconciliazione al quale guardano tutte le nazioni che si fronteggiarono in Italia nel corso della seconda guerra mondiale. Ciò a testimonianza di come il Comune di Casola Valsenio abbia saputo tutelare e valorizzare il suo patrimonio storico e monumentale coltivando nei 60 anni che ci separano dalla seconda guerra mondiale sentimenti di pace e di fratellanza universale senza interruzioni ed incertezze.
Le presenze di turisti e visitatori italiani e stranieri a Monte Battaglia aumentano ogni anno grazie anche ad altre attrattive che arricchiscono e caratterizzano quest'altura. Ad iniziare dagli aspetti naturalistici. Lungo le strade di accesso a Monte Battaglia è possibile osservare le specie vegetali più caratteristiche dei boschi dell'Appennino ed anche le specie animali che lo abitano. Di notevole interesse sono i gruppi di piante, cosiddette dei frutti dimenticati, (azzeruoli, prugnoli, cornioli, sorbi, nespoli, avellani, cotogni) collocate in piccole oasi poste lungo la strada tra il Passo del Corso e Monte Battaglia. Curioso ed interessante è anche il volo nuziale che le formiche compiono ogni anno nella seconda metà di settembre, formando grandi nuvole che fluttuando risalgono le pendici del monte fino alla sommità della torre dove avviene l'accoppiamento seguito dalla morte dei maschi.
Dalla fine degli anni '80 si svolge nella prima domenica di settembre - per iniziativa dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - una cerimonia commemorativa degli avvenimenti bellici dell'autunno 1944, accompagnata da raduni di ex combattenti ed iniziative di tipo folkloristico e sportivo. La stessa Anpi organizza per la sera del 10 agosto - San Lorenzo - un incontro che vede radunarsi a Monte Battaglia un folto pubblico richiamato dalla suggestione della caduta delle stelle e dalla possibilità di poter meglio conoscere la volta del cielo grazie all'altitudine e alla purezza dell'aria. Inoltre all'inizio di agosto, il Comune di Casola Valsenio vi organizza il concerto "Note del tempo" per ricordare e celebrare Monte Battaglia quale sito medievale ed importante quota militare della seconda guerra mondiale con l'esecuzione di brani medievali e di autori delle quattro nazioni che qui si fronteggiarono.
L'altura è anche un ottimo punto d'osservazione che permette di allargare lo sguardo ad uno straordinario e variegato paesaggio che si stende dal crinale degli Appennini fino alla pianura romagnola e, nei giorni di "vela chiara", fino al mare e ai monti del Veneto.
Monte Battaglia è, per tutto questo, uno dei luoghi più conosciuti, frequentati e suggestivi dell'Appennino tosco romagnolo. E' soprattutto un luogo della storia e della memoria che invita il visitatore a sostare per guardarsi attorno e riflettere sulle vicende dell'umanità.
Giuseppe Sangiorgi