Vini DOP e IGP
Se l’Emilia-Romagna è famosa per le sue eccellenze gastronomiche, altrettanto affascinante è la scoperta della sua cultura vitivinicola. Dalla pianura agli appennini, dalle terre sabbiose del litorale alle argille e ai calanchi delle colline, la tradizione enologica ha radici antiche. Una costante innovazione nel segno della qualità, ha permesso ai nostri viticoltori successi e riconoscimenti anche a livello mondiale.
Diffusa in tutte le aree vocate della Regione, la vitivinicoltura emiliano-romagnola ha saputo produrre vini e conquistare mercato anche grazie ad un’importante attività di ricerca e di assistenza tecnica, supportata dagli enti pubblici, Regione e Province in primis.
Oggi l’Emilia-Romagna vanta una Denominazione di Origine Controllata e Garantita, l’Albana di Romagna DOCG, 20 Denominazioni di Origine Controllata e 9 Indicazioni Geografiche Tipiche e, con quasi 60.000 ettari di vigneti, è la terza regione italiana per volume di vino prodotto.
Dal 1 agosto 2009 è entrata in vigore la nuova classificazione dei prodotti vinicoli introdotta in Unione Europea che codifica il sistema di classificazione dei prodotti vitivinicoli istituendo le DOP (denominazione di origine protetta), le IGP (indicazione geografica protetta) e le menzioni tradizionali anche per il vino.
Secondo la nuova normativa il vino prodotto in Unione Europea è così classificato:
- Vino senza denominazione d’origine: vino; vino con indicazione di vitigno e annata
- Vino con denominazione d’origine: vino DOP e vino IGP.
Di fatto le attuali DOC e DOCG diventano DOP e i vini IGT diventano IGP anche se la normativa, almeno per il momento, permette ai produttori di continuare ad etichettare il vino con la precedente denominazione.